Il trampolino elastico nacque negli anni ’30 da un’idea di Larry Griswold, poi realizzata da George Nissen. Nel 1948, si svolse il primo campionato nazionale statunitense e dopo dieci anni la prima Nissen Cup. Nel 1980, la prima coppa del mondo fu affidata alla Francia e il primo campionato mondiale a Londra.
Dal C.I.O. venne riconosciuta come federazione (ITF, International Trampoline Federation) solo nel 1998.
Nel 1999 la ITF passa sotto la Federazione Internazionale di Ginnastica entrando così a far parte del programma Olimpico.
Nel 2000 a Sydney avvenne il debutto del Trampolino elastico ai Giochi Olimpici con due ospiti d’onore in tribuna: l’86enne George Nissen e la prima campionessa Mondiale, Judy Cline.
Tecnica
Il trampolino è un telo flessibile, formato da strisce di nylon, lungo 428 cm e largo 214 cm. La zona di salto, delimitata da un rettangolo rosso, è di 215 cm per 108 cm. Al suo interno è disegnata una croce di 70 cm che indica il centro del tappeto.
Gli esercizi al trampolino elastico comprendono una successione di dieci elementi, tra cui avvitamenti e salti avanti o indietro singoli o multipli (nelle competizioni olimpiche si eseguono anche quadrupli salti), nelle posizioni raggruppata, carpiata o tesa.
Un esercizio al trampolino è caratterizzato dall’altezza del movimento (nelle competizioni olimpiche raggiunge anche i 10 m), che deve essere mantenuta in tutti i salti, dalla continuità e difficoltà dei salti e da un buona tenuta del corpo.